Attenzione al risparmio

o al risparmio di attenzione?

 

Tutto è iniziato perché mi piacciono tante cose, ne inizio una poi dopo due minuti, tre giorni o un mese, tac la cambio per farne un'altra e così via. 

Ho appurato di avere da un po', una mancanza di concentrazione.

 

Studi dimostrano (vi rimando ai libri nelle note) che in primis può essere causato da traumi passati che ci hanno abituato a tenere il cervello sempre in stato di allerta. 

Il nostro cervello utilizza diverse onde celebrali per attivare, comunicare con il corpo e quindi con l'esterno. 

Tra i vari tipi ci sono le onde alte Beta, di forte frequenza e vengono utilizzate in modo salutare, nel breve periodo, per raggiungere un obiettivo ad esempio, diventano invece fonte di stress, rabbia, depressione e squilibrio nervoso se siamo sottoposti troppo a lungo a situazioni di paura e insicurezza. In questa modalita' costante di emergenza e sopravvivenza il cervello utilizza troppo energie in poco tempo e ofusca l'attenzione verso tutto il restante. Un cervello rilassato è in grado di focalizzarsi e collegare invece su molte più cose. 

 

L'ambiente di oggi e' sempre piu' veloce e insicuro. Conseguenza che attiva maggiormente la modalita' emergenza e sopravvivenza e quindi alte onde Beta. 

In questa modalità diveniamo appunto meno energetici e attenti su molti aspetti e perché no, anche più facilmente manovrabili.

Ma per fortuna c'e' ancora un margine di scelta. O almeno sembra.

 

Possiamo scegliere quali o quanti telegiornali guardare. La tv è una forma di comunicazione che potrebbe anche essere pilotata per infondere maggiori o minori situazioni di paura e stress.

Quali cibi introdurre nel corpo, una macchina a benzina non puo' rendere con il diesel.

Riguardo al settore lavoro invece. Accettare o meno la nuova superskill richiesta del multitasking. Si realmente sei bravo, hai una mente elastica, ma parliamoci chiaro, potresti anche essere un "tutto fare" remunerato poi solo per una, due cose, delle altre dieci cose che intanto fai. A quale livello poi e' portata la tua attenzione per riuscire a fare un lavoro certosino, riuscire a specializzarti in un solo ramo e riuscire a capire che cosa stai realmente facendo. Così focalizzato e attento potresti anche capire nuove o le tue specifiche pontenzialita', sbagliare meno e disturbare giustamente per un aumento giustificato. 

Dal ventunesimo secolo c'e' stato un incremento significante delle ore che una persona spende al lavoro. Spesso per necessita' e spesso perche' attratti da bisogni sempre piu' effimeri che sono aumentati grazie alla tecnologia che ci ha reso tutto piu' accessibile. 

Quando le ore lavorative diventano troppe tu diventi piu' distratto e meno produttivo. A lavoro e dopo lavoro. Anche se fortunatamente vieni pagato per gli straordinari, domandati perche' gli conviene anche avere un rimbambito e se a te sta bene veramente vivere cosi' o se semplicemente puoi rinunciare a qualcosa. 

Rinunci a qualcosa, consumi meno, ti stressi meno, viene prodotto di meno e cosi' migliorano anche l'aria e il cibo.

I bambini sono felici se fanno un castello di sabbia in spiaggia in compagnia.

Lo so puo' essere pesante ma meglio farsi una domanda in piu' per provare a cambiare le cose che non ci fanno bene.

Arriviamo all'ultimo esempio. I social sono l'esempio lampante di come più tu, essere umano, diventi distratto, bombardato, più permetti a me società di fatturare. 

Per sintetizzare perché non è mio intento polemizzare, tutti i social studiano (grazie ai dati e alle preferenze che noi spontaneamente e gratuitamente forniamo) come riempirti 27/24 ore al giorno di infiniti input stimolanti e in meno tempo possibile. Piu' ci riescono, piu' guadagnano. Piu' ne vedi, piu' spendi.

Perdita di attenzione significa perdita di mantenere attivo il cervello per più di qualche secondo per poter pensare se quello che stai facendo è un pensiero o un'azione giusta. Come lo stai facendo... Boh a volte lo fai e basta.

Aggiungiamo appunto che tutto il mondo che ti viene mostrato è un'insieme di cose simili che si addicono a te, studiato, costruito sulle tue preferenze. Da qui capisci che se anche non acquisti quel cappello giallo con quella pubblicità del momento, arriva a seguire subito una borsetta o il maglioncino. Tutte cose che potrebbero stuzzicarti e fanno parte del tuo mondo di preferenze. Di sicuro non ti comparira' una canna da pesca. 

Ciliegina sulla torta, gli sponsor pagano i social (o i social vendono le tue preferenze agli sponsor, vedila come vuoi), per farti arrivare come martelli pneumatici, pubblicità studiste sulla tua personalita' e tu che come un pesciolino stai li ad abboccare senza quasi rendertene conto e magari arrivi a passare ore ore e ore fondamentalmente a fare nient'altro, spendendo o bramando, perdendo ore di socialita' fisica con amici, figli, attenzione al lavoro ecc ecc.

Gira e rigira alla fine a pagare sei sempre tu, soldi e attenzione.

A me e' successo di aver comprato on-line due vestiti praticamente uguali, ancora mi chiedo perché.

Più veniamo bombardati dalla pubblicita' su un sito, più arriviamo al fatto che, quando apriamo una pagina di google finiamo poi ad aprirne altre venti e alla fine nemmeno ti ricordi del perché e che cosa stavi cercando all'inizio. Che fatica!

Comunque si e' sicuro che l'ambiente esterno ci può influenzare e quindi essere in parte colpevole 

                 MA

per l'altra parte lo siamo noi!

Noi decidiamo di fornire preferenze, dati e stati d'animo ai social.

Noi NON sempre decidiamo di regolare il nostro rapporto con la tecnologia ma di essere bombardati a tutte le ore e ogni 5 minuti dalle notifiche. 

Possiamo spendere invece pochi minuti per regolare quante, quali e QUANDO vogliamo ricevere input. 

E' semplicissimo, apri l'app, impostazioni, notifiche.

Le stesse applicazioni ti permettono di farlo ora, meno male.

Ci siamo abituati a farci distrarre da tutto e che questa e' poi, ora, normalita'.

Abbiamo abituato la mente a passare da una cosa all'altra in poco tempo anche al di fuori del telefono. Parlo di me, ma magari parlo anche di qualcuno di voi. 

Chi ci guadagna veramente di piu?

Una volta che c'è un margine di nostra scelta, non c'è un giusto o un sbagliato, ma almeno c'è la consapevolezza che possiamo ancora noi decidere dove focalizzarci e su cosa non perdere troppa attenzione. Concentriamoci sul poco e poi torniamo a ridere. Basta meno stress materiale e una risata in piu' per rompere il meccanismo e spezzare l'incantesimo.

 

I maghi fanno la magia non per dei superpoteri, ma perche' riescono semplicemente a distrarre la tua attenzione.

 

 

Fonti

Libro Stolen focus di Johann Hari;

Cambia l'abitudine di essere te stesso di Joe Dispenza

La cura, H.Hesse.

 

 

 

Un grazie ai miei amici, Giada

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